“Rino Gaetano - La tragica scomparsa di un eroe” di Bruno Mautone
Domenica alle ore 18,30 presentazione del Libro alla presenza dell’autore a cura di Luca Ranucci
Rino Gaetano sarebbe stato assassinato. E’ la tesi sostenuta nel libro scritto da Bruno Mautone, avvocato ed ex sindaco di Agropoli, in provincia di Salerno. Il volume uscito nelle librerie lo scorso giugno oltre a ricostruire la carriera del noto e amato cantautore, punta l’obiettivo sul 2 giugno del 1981, giorno in cui perse la vita in un tragico incidente stradale. “Quella notte - spiega Mautone - Rino Gaetano aveva un appuntamento con la morte. Il cantautore sarebbe stato ucciso”. Secondo l’autore del volume, edito da “Gli occhi di Argo”, all’origine della morte di Rino Gaetano vi sarebbe un’ipotesi inquietante. Come inquietante è la notizia di queste ore dell'atto vandalico scellerato al cimitero del Verano a Roma. Domenica 11 agosto ne parleremo con l'aiuto dell'avvocato Luca Ranucci, presentatore di questo libro di assoluta attualità.
29 Luglio 2013
Tributo a Chet Baker
Con Jazz Quartet composto da Lucio Paggiaro, Maurizio Scomparin, Sasà Calabrese e Fabrizio Fauci
La musica al Perbacco è importante come il vino, il cibo, come l’amicizia. La buona musica dal vivo, dopo un po’ di tempo, ritorna con un quartetto jazz straordinario. Un accordo musicale di quattro musicisti di diverse provenienze Lucio Paggiaro al pianoforte, Maurizio Scomparin alla tronba, Sasà Calabrese al contrabasso e Fabrizio Fauci alla batteria, uniti per un tributo a un grandissimo interprete della musica Jazz di tutti i tempi, Chet Baker.
Giugno - Ottobre 2012
Componibili, praticabili, parietabili
Nuova Installazione artistica di Livio Ceccarelli
Nuovo sviluppo della riuscita istallazione avviata lo scorso anno. Tra le opere in mostra gli oggetti componibili, praticabili, parietabili, approdo della ricerca artistica sulla fruizione creativa dell'artista salernitano.
2012
28 Agosto 2011
DecoRaku, cena con decoro
A cura di Livio Ceccarelli, una interessantissima serata da non perdere, per un’occasione unica di approccio con una tecnica ceramica antichissima e spettacolare.
Una particolarissima serata in compagnia di Livio Ceccarelli, dopo la riuscita sperimentazione con ottimi risultati di un forno Raku autocostruito al Perbacco. Inderogabilmente, tutti i tavoli presenti alle ore 21 potranno decorare a piacere o seguiti dall’artista, un oggetto di terracotta e assistere alla spettacolare cottura, per poi portare a casa in ricordo della serata al Perbacco il proprio esclusivo pezzo di ceramica Raku.
9 - 10 - 11 Agosto 2011
Perbacco in musica
Tre serate organizzate con 5lab, sonorità, musica ed espressioni d'eccellenza dei talenti del nostro territorio.
Ballads,Bare Feet e Denise i prossimi interpreti del pensiero Five Lab .
'è un officina di idee che si specializza nel settore dell’entertainment: concerti, serate, eventi, live, spettacoli. A Pisciotta, per la settimana più calda dell'anno il seguente programma, la cui partecipazione da parte del pubblico è assolutamente gratuita (3 serate, 3 artisti, 1 location incantevole):
Martedì 9 agosto “Ballads”:
Francesco Di Bella (24 Grana) alla voce e Alfonso Bruno (Nani Sordi, Songs For Ulan) alla chitarra in un percorso di ricerca culturale attraverso le tante sfaccettature del cantautorato rock. Lo stile acustico spoglia piccoli gioielli “minori” di grandi e piccoli songwriters in un minimalismo da intima seduta di scrittura e le canzoni vengono proposte nei loro elementi più semplici: accompagnamento/melodia/parole. Gli autori vanno da grandi firme come Elvis Costello e Paul Weller, a eroi ancora da scoprire come Elliot Smith e Jason Molina, a veri e propri “classici” underground come Born to loose (Heartbreakers) e Ever fallen in love (Buzzcocks). La sensibilità di scrittura di Francesco Di Bella incontra così l’interpretazione, e ne nasce un confronto di stile e ispirazione con la riproposizione nella stessa chiave di brani dell’autore napoletano. Così la periferia di Napoli diventa quella di New York ,di Boston, di Chicago. Le voci e le melodie si fondono in un presente senza tempo dove trasversalmente si raccolgono echi di new wave inglese e alt- country americano, che come schegge lasciano aperte ferite e domande sul futuro della vera canzone pop perfetta.
Mercoledì 10 Agosto “Bare Feet”:
I Bare Feet, sono uno dei gruppi emergenti che {five}lab sostiene. Con voce e chitarra, Wendy ed Enrico, propongono cover di fama internazionale rock blues.
Giovedì 11 Agosto “Denise”:
Denise gioca, sperimenta, crea atmosfere di ritorno. Un cantato candido, quasi infantile, espresso attraverso fragili lullabies di innocenza e soffice pop, una calligrafia fiabesca, palpitante, bucolica e sottilmente inquieta, adagiata tra archi serici e chitarrine di marzapane, tra percussioni genuine e una fantasmagoria indolenzita di organetti e campanellini. Partecipa a molti concorsi e ne vince alcuni come il Musicalbox e l’Ypsigrock di Urbino. Tre demo autoprodotti e il primo EP ufficiale attualmente in promozione: “Carol of wonders EP” (Memory Men/Venus) è un piccolo dischetto di 4 canzoni fatto di suoni dei rumori di una stanza e di ninna-nanne pop, dal calore della realtà al vento del sogno. Denise ha condiviso palco ed emozioni con: Devics, Castanets, Michael Rother & Dieter Moebius, Arab Strap, Polly Paulusma, Meg, Paolo Benvegnù, Marco Parente, Offlaga Disco Pax, Dente, Perturbazione, Samuel Katarro, Sara Lov, EPO e tantissimi altri.
23 luglio – 16 ottobre 2011
Componibili e non
Mostra - Installazione artistica di Livio Ceccarelli Aperitivo con l’artista Sabato 23 luglio ore 18,30
Tra le opere in mostra gli oggetti praticabili, componibili, trasformabili, approdo della sua ricerca artistica sulla fruizione creativa.
24 Febbraio 2011
Dieta Mediterranea - Patrimonio Immateriale Unesco
A cura del Ministero delle Politiche Agricole e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Partecipazione all’Hotel King di Palinuro con la presentazione di alcuni piatti della Cucina Cilentana a cura di Slow Food, nell’ambito della prima riunione delle delegazioni Unesco di Spagna, Marocco, Grecia e Italia, a seguito dell’importante riconoscimento internazionale.
24 - 25 - 26 Settembre 2010
Mediterraneo Video Festival
Festival Internazionale del Cinema Documentario – Tredicesima Edizione Ai Confini del Reale – Direzione Artistica Maria Grazia Caso
Ai confini del reale è il tema della 13a edizione del Mediterraneo Video Festival.
Il Parco Nazionale del Cilento e lo scenario di Pisciotta sono stati per tre giorni il set aperto della 13a edizione del Mediterraneo Video Festival che porterà sugli schermi film di grande impegno sociale e civile.
Il Festival è nato nel 1998 a Elea/Velia per iniziativa di Maria Grazia Caso nell’ambito della presentazione della Convenzione europea sul paesaggio e ha ottenuto nel corso delle edizioni successive il patrocinio dell’Unesco, del Conseil International du Cinéma, e il sostegno dell’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Sono stati otto i film in concorso tra italiani e stranieri in selezione ufficiale tra cui The curse of the sands di Cristina Bocchialini e dell’egiziano Ayman El Gazwy, L’ultima lettera di Antonello Carboni, Corde di Marcello Sannino, Campania Burning di Andrea D’Ambrosio,
Cargo di Vincenzo Mineo, Lavoratori del Mare di Domenico de Ceglia, Non c’è più una Majorette a Villalba di Giuliano Ricci, Les fleurs à la fenêtre di Giovanni Princigalli.
La giuria è stata composta da Tamara Alessi, Marco Leopardi, Lorenzo Marinelli. Il premio “Mediterraneo Video Festival 2010” al miglior documentario in concorso nella serata di domenica 26 settembre 2010 è stato assegnato a The curse of the sands.
Per la sezione fuori concorso dedicata agli incontri d’autore, il festival presenta il documentario Hair India di Raffaele Brunetti e Marco Leopardi premio speciale Medfest “Territori” Un racconto sul culto della bellezza nell’era della globalizzazione.
Welma è il fim di Piero Tomaselli, premio Speciale Medfest a Camilla Zanoner, come migliore attrice protagonista. Nel cast Giammarco Tognazzi, Giorgio Monte, Manuel Buttus, Camilla Zanoner,
Le Quattro Volte il film di Michelangelo Frammartino, premio Speciale Medfest “Ai confini del Reale” Presentato alla Quinzaine di Cannes, il film è una visione poetica sui cicli della vita e della natura, sulle tradizioni dimenticate di un luogo senza tempo.
1 Settembre – 31 ottobre 2010
Frammenti Cilenti
Mostra Fotografica di Dario Todaro
Omaggio a un fotografo che è riuscito a interpretare con singolare gusto e sensibilità oltre che con grande efficacia stilistica i contenuti intimi della cilentanità.
20 giugno 2010
Festa della Raccolta delle Noci
l’Enoteca Osteria Perbacco e ‘e Curti di Sant’Anastasia
Dal luminoso gemellaggio tra l’Enoteca Osteria Perbacco e ‘e Curti di Sant’Anastasia sul Vesuvio, nasce lo sviluppo della selezione dei Crù del famosissimo Nucillo de ‘e Curti. Domenica 20 Giugno si sono aggiunti, ai malli di noce raccolti sul Vesuvio, ad Anacapri, a Ischia e a Positano anche quelli di Pisciotta, perla della Costiera Cilentana.
Nasce così la Festa delle Noci in un incontro tra il Parco del Vesuvio e quello del Cilento.
26 settembre 2009
De Sancta Quiete
Inizio Riprese Opera Cinematografica di Nicola Vicidomini
L'opera cinematografica, dal titolo De Sancta Quiete, sarà una musicale sintesi visiva che attinge la propria ragion d'essere nella più profonda e visionaria quiete della Costiera Cilentana a Pisciotta e singolare centro operativo all’Enoteca Osteria Perbacco.
Fermo immagini e piani sequenza paesaggistici, ritmicamente tessuti, si alterneranno all’azione di coloriti esseri umani.
Non a caso questa natura fu culla e madre della filosofia eleatica: Parmenide, Zenone di Elea, Melisso di Samo e Senofane di Colofone. Egli fu il primo a muovere all'attacco della mitologia della Grecia arcaica scagliandosi contro l'intero sistema antropomorfico sancito dai poemi di Omero ed Esiodo. Il primo filosofo ad auspicare il dis-umano, a contrapporre, tout court, l'essere all'esistenza. E' sgorgando da questi approdi poetico-filosofici, scaturiti da un ancestrale ed estatico legame panico tra essere (umano) e "visione" naturale, che l'opera cinematografica, per la durata orientativa di 75 minuti, individuerà una sua rarefatta e particolareggiata dimensione. Un soggetto obliato da qualsivoglia senso vitale, rintanato in un grande fosso su una spiaggia è incitato a "vivere" dal padre che, dall’alto, gli indicherà l'amore "mancato" .
12 agosto 2009
La Casta della Monnezza
di Bruno De Stefano e Vincenzo Iurillo editore Newton Compton Presentazione h.18,30 con l’autore Vincenzo Iurillo Modera il dibattito Angela Cappetta – Corriere del Mezzogiorno
Non è un libro sull’emergenza rifiuti. E’ un’altra l’emergenza raccontata nel libro ‘La Casta della Monnezza’. L’emergenza raccontata nelle 380 pagine del volume è quella rappresentata da una classe dirigente politica, quella campana, inefficiente, incrostata, compromessa con la giustizia e resa poco credibile dai continui cambi di partito e dai modesti risultati raccolti su un territorio dove la crisi spazzatura è solo uno dei tanti aspetti del fallimento politico.
Impietosa carrellata su personaggi politici campani, “La casta della monnezza” offre uno spaccato desolante della classe dirigente locale di una regione - la Campania - assurta agli onori della cronaca internazionale, lo scorso anno, per i maleodoranti sacchetti accumulati per strada e l’eterna crisi rifiuti. Quell’emergenza cronica ha inferto un colpo durissimo all’immagine del territorio, tanto che è difficile anche solo ipotizzare i tempi per recuperare attrattività agli occhi del mondo. Ma il testo dei due giornalisti De Stefano e Iurillo (prefazione di Gianni Barbacetto) non è un’inchiesta sull’emergenza rifiuti, come pure il titolo potrebbe suggerire. E’ piuttosto una vera e propria antologia di politici, più o meno noti, e delle vicende per le quali sono stati indagati o rinviati a giudizio o condannati per reati diversi e di varia gravità: dall’abuso d’ufficio o responsabilità amministrative indicate dalla Corte dei Conti fino alla ben più pesante accusa di collusione con la camorra.
Nei venti capitoli ci sono le storie di una cinquantina di consiglieri e assessori provinciali e regionali, sindaci di comuni piccoli e grandi, nomi della politica nazionale come Antonio Bassolino, Alfonso Pecoraro Scanio, Clemente Mastella. Si ricostruiscono le cronache degli ultimi anni, e a De Stefano e Iurillo va il merito di avere messo queste storie una dietro l’altra, descrivendole minuziosamente attraverso atti d’indagine, sentenze, articoli giornalistici e raccontandole con piglio deciso, ironico, severo, e di gradevole lettura.
1 giugno – 31 ottobre 2009
Fisiognomica
Mostra Pittorica Permanente di Marco Vecchio
Un giovane artista di grande sensibilità descrive:
I miei ritratti??...sul foglio figure divise?inchiostri che esplodono come corrosi lasciando campo libero agli spazi vuoti...?Cesaria Hevorah canta "lagrima cristallina" nel sole che muore dietro le case...?I miei occhi dormono come finestre chiuse...?il silenzio è un deserto vuoto, un bicchiere nella spiaggia d'inverno...?Nostalgia di terre lontane.?Il mare riappare in una goccia di colore…
26 luglio - 24 settembre 2008
Ideas of light
Mostra Pittorica Permanente di Eduardo Giannattasio 26 luglio Presentazione a cura di Antonello Tolve, conversazione con Erminia Pellecchia – Il Mattino
Lavorando nei sentieri dell’incisione a secco – ma strabuzzandone il sillabario – l’artista presenta, ora, in questo spazio ameno e leggero del Perbacco, una serie di lavori il cui procedimento, pur ripercorrendo le linee generali dell’acquatinta e dell’acquaforte, è stato denominato dall’artista acquamarcia. Si tratta di strutture monotipiche di straordinaria fattezza in cui è possibile avvertire la torchiatura della carta e, nel contempo, un ordine discorsivo in cui il fuoco si fa, a mio avviso, pennello totale, apparecchio cromatico volutamente slabbrato e furioso.
«Ereditando un gusto primitivistico della pittura in cui, il ritorno alle cose, tratteggia, ancora una volta, il lato oscuro e rivelatore del mondo, Giannattasio, formula un andamento estetico che altera le analisi linguistiche di matrice pollockiana metamorfosandole in abili e veloci estensioni tecniche tese a rinnovare il rapporto tra l’opera e il suo ordine interno grazie a vere e proprie performance rivelatrici» (Tolve).
Quelle di Giannattasio sono, difatti, ricerche visive in cui il fuoco – medium privilegiato – enuncia le regole d’un ragionamento fortemente legato al tempo e alla temporalità, allo spazio, ai primi materiali di un’idea che si mette in movimento attraverso controllati comportamenti gestuali.
Piromane della pittura, Giannattasio tende, fondamentalmente, a controllare il fuoco per farlo diventare pennello e colore assieme; strumento assoluto (e assolutistico) che determina le ragioni (e le regioni) della creatività.
Azionando un programma che ritorna alle origini dell’uomo e al suo rapporto con riti e miti della vita interiore, l’artista dà origine ad un corpo a corpo con il fuoco attraverso liturgie segrete e movimenti fisiologici (e morfologici) che trovano, nella danza e nel movimento, il primo aspetto del proprio lavoro. I suoi quadri, come le plastiche lavorate con la fiamma ossidrica, sono il risultato di una tecnica [perfezionata nel proprio studio, luogo intimo nel quale «si possono ancora incontrare, in qualche sfumatura, in qualche pennellata, elementi di un’arte rivoluzionaria» (Majakovskij)] che celebra una fonte di luce e di calore: quella del fuoco appunto, elemento al quale Giannattasio si affida per il compimento, la concretizzazione e la precisazione postproduttiva della propria manovra artistica.